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LA COOPERAZIONE PER L’ABITAZIONE A PROPRIETÀ INDIVISA IN MILANO E PROVINCIA

Lavoriamo per migliorare la dignità e la qualità della vita

Dopo 130 anni dalla fondazione della SEAO la situazione residenziale a Milano negli ultimi anni, critica soprattutto per quanto riguarda l’edilizia a prezzi calmierati e l’affitto, porta alla luce gli elementi che fanno della cooperazione un modello estremamente attuale ed interessante: la socializzazione, con un’edilizia di tipo partecipativo, nel quale i singoli privati si associano per fronteggiare spese e difficoltà legate al comprare casa condividendo anche un ideale di vita comune; la finalità mutualistica, che riempie le falle lasciate vuote dai soggetti pubblici; il mix funzionale, dal quale dipende la qualità degli spazi urbani; l’integrazione urbana tanto nelle zone centrali quanto nella periferia, che evita una ghettizzazione degli strati sociali più deboli della popolazione.

La ricerca racconta un’esperienza di scoperta di una realtà minuta, eppure fertile e ambiziosa, all’interno della città di Milano; come in un diario vengono qui descritti i passi compiuti durante il viaggio: la presa di coscienza di una presenza nel territorio importante, qual è quella di tutte le cooperative a proprietà indivisa; lo svelarsi di un insieme di soci che ri-definiscono la parola “operaio” e portano alla luce ritratti di recenti ed innovativi tipi di famiglia; il rilievo di un patrimonio immobiliare che cerca di adattarsi ai continui mutamenti di esigenze funzionali.

A partire dall’analisi della realtà attuale della SEAO, la ricerca prosegue attraverso un sintetico questionario, una forma possibile di progettazione partecipata, nel quale i soci vengono stimolati a descrivere le proprie esigenze abitative e a raccontare i propri immaginari di residenza collettiva.

Con queste premesse, il progetto di un nuovo insediamento urbano per la SEAO tenta di riallacciare i punti cardine che hanno dato vita alla cooperativa (socializzazione, mutualismo, mix funzionale, integrazione) con un futuro prossimo, descrivendo una metodologia che potrà rinnovare profondamente la cooperativa stessa e il suo modo di operare nella città.

una ricerca di Chiara Quinzii e Diego Terna promossa dalla Società Edificatrice Abitazioni Operaie

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